sabato 31 dicembre 2011

Esenzione Del Bollo Per Tutte le Auto e Moto d'Epoca











Esenzione Bollo Auto e moto d’epoca, decade l'obbligo di Iscrizione ASI o FMI.


Risoluzione 112/E Agenzia delle Entrate


L'Agenzia delle Entrate tramite la risoluzione 112/E stabilisce che ai fini dell’esenzione dal pagamento del bollo per le auto e moto d'epoca ultraventennali non è più obbligatoria l'iscrizione all’Asi, Automobilclub storico italiano, o alla Federazione motociclistica italiana.

Con la risoluzione 112/E, l'agenzia delle entrate risponde al quesito di un contribuente residente nella regione Sardegna, sull'obbligo di iscrivere la propria auto o moto d'epoca ad un Club ASI FMI o federato, ai fini di poter usufruire dell’esenzione per i veicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate afferma che auto e moto d'epoca che possono usufruire dell’esenzione del bollo devono essere presenti nelle liste di autoveicoli e motoveicoli predisposte dall’Asi e dalla Fmi, ma la novità è che non è necessaria nessuna iscrizione a questi club per poter godere delle agevolazioni.


In definitiva:


Per le auto e moto d'epoca ultratrentennali non cambia nulla.


Le auto e moto d'epoca di età compresa tra 20 e 30 anni possono usufruire dell'esenzione dal pagamento del bollo e godere di tariffe agevolate che cambiano da regione a regione, se detti veicoli compaiono nelle apposite liste di veicoli di interesse storico predisposte da ASI e FMI, ma non è più obbligatoria l'iscrizione a questi Club Federati.


Se il proprio veicolo d'epoca non è compreso nelle liste Asi o Fmi, il proprietario può richiedere di documentarne il “particolare interesse storico e collezionistico” con apposita domanda da presentare ai medesimi enti.


Fonte: CGIA Mestre.

venerdì 30 dicembre 2011

Alfa Romeo Alfasud Giardinetta















Alfa Romeo Alfasud Giardinetta



L'Alfasud Giardinetta è stata la prima station wagon Alfa Romeo, presentata nella primavera del 1975, derivava meccanicamente ed anche esteticamente dalla versione Alfasud berlina.



L'Alfa Romeo Alfasud giardinetta ebbe scarso successo a causa della linea poco riuscita, l'Alfasud Giardinetta non piacque al pubblico, infatti, viste le scarse vendite, solo 6.000 vetture vendute in 5 anni, venne tolta dal listino nel 1980.



Meccanicamente l'Alfasud Giardinetta è simile alla Alfasud berlina, motore a 4 cilindri boxer da 1186 cc. e 73 Cv SAE, trazione anteriore, cambio a 4 rapporti sincronizzati + RM, retrotreno ad assale rigido, freni a disco sulle 4 ruote, pneumatici 165/70 SR 13.



L'Alfasud Giardinetta veniva proposta nella versione 2 porte con portellone posteriore incernierato superiormente, la linea della carrozzeria derivava da quella della berlina 2 porte, stesse le dimensioni rispetto alla Alfasud berlina, eccetto il peso che differiva di circa 50 kg in più. L'Alfasud Giardinetta aveva 5 posti a sedere, oppure 2 a sedile posteriore ribaltato che garantiva un ampio vano di carico.



L'Alfasud Giardinetta raggiungeva la velocità massima di 150 km/h, aveva un consumo normalizzato di 13 km/l.



L'unica concorrente italiana dell' Alfasud Giardinetta era la Fiat 128 Familiare.





giovedì 29 dicembre 2011

Classiche di Domani: Audi Coupè 2200 Quattro S2














Classiche di Domani: Audi Coupè 2200 Quattro S2



L'Audi Coupè è stata una vettura prodotta in diverse motorizzazioni dal 1989 al 1995, una vettura di indiscussa qualità e affidabilità, in Italia ha riscosso un discreto successo, subì notevolmente la concorrenza delle Saab 900 e delle BMW serie 3 che ebbero un gradimento migliore.



In realtà l'Audi Coupè ha tutti i numeri per competere con le concorrenti, in particolare il modello di cui parliamo oggi, ovvero l'Audi Coupè 2200 Quattro S2 è una vera sportiva di razza.



L'Audi Coupè 2200 Quattro S2 è stata presentata nel 1990 e si collocava al vertice delle auto sportive del periodo, costava la bellezza di 70 milioni di lire, ma li valeva tutti. L'impostazione meccanica era d'eccezione, motore a 5 cilindri da 2,2 litri, potenza max 220 cavalli e velocità max di 248 Km/h.



L'Audi Coupè 2200 Quattro S2 differiva dalla Audi Coupè 2000 per la scritta S2 sul muso e sulla coda, i cerchi in lega leggera da 16 pollici, pneumatici ultraribassati 205/55 ZR16, internamente sedili sportivi regolabili in altezza, volante a 3 razze con scritta S2 rivestito in pelle, così come il pomello del cambio, l'interno ha finiture di alto livello, ma dotazione di strumenti non adeguata alla classe della vettura.



Meccanicamente l'Audi Coupè 2200 Quattro S2 dispone di trazione integrale permanente con differenziale centrale Torsen, sistema frenante ABS, pretensionatore delle cinture in caso di urto, regolatore automatico della sensibilità del servosterzo in base alla velocità.



L'Audi Coupè 2200 Quattro S2 è l'evoluzione dell'Audi Quattro degli anni 80, dalla quale eredita sia l'impostazione del motore che della trasmissione, il motore è molto potente, ma piuttosto vuoto ai bassi regimi, per sentire la vera potenza di questo propulsore bisogna superare i 2500 giri/min, il cambio è ottimo, molto buone anche la tenuta di strada e la manovrabilità.







martedì 27 dicembre 2011

Classic Parts Center Volkswagen, Centro Ricambi Auto Epoca Volkswagen

Classic Parts Center Volkswagen, il centro ricambi per auto d'epoca Volkswagen di Wolfsburg.

La Volkswagen mette a disposizione un servizio per soddisfare i possessori di auto d'epoca, è il Classic Parts Center Volkswagen di Wolfsburg, un punto di riferimento che facilita la ricerca di ricambi per la propria Volkswagen d'epoca.

Per soddisfare gli appassionati di auto d’epoca, Volkswagen ha realizzato il Classic Parts Center Volkswagen di Wolfsburg, per la ricerca di ricambi difficili da reperire.

Classic Parts Center Volkswagen mette a disposizione un servizio online consultabile al sito
http://www.vw-classicparts.de/, a questo sito è possibile verificare la disponibilità di parti di ricambio, richiedere informazioni, acquistare direttamente i ricambi per la propria Volkswagen d'epoca.

Inoltre è possibile visitare il museo virtuale Volkswagen, quì è possibile visualizzare tutta la produzione automobilistica Volkswagen dal 1949 al 1999.


Fonte: http://it.volkswagen.com/

sabato 24 dicembre 2011

Auto d'epoca e Superbollo 2011

Auto d'epoca e Superbollo 2011 Manovra Monti.

Ecco cosa cambia per il bollo delle auto d'epoca con la manovra del governo Monti.

Secondo il DL 98/2011 sono soggetti al pagamento del Superbollo 2011 tutti i veicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose aventi potenze superiori ai 225 Kw oppure 306 Cv.

La circolare dell'8 Novembre n°49 dell'agenzia delle entrate recita che il superbollo è una tassa addizionale e quindi è dovuta ove ce ne sia una da integrare, quindi non va pagato se l'auto storica si trova in regime di esenzione del bollo automobilistico.

Pertanto:

Le vetture ultratrentennali e quelle ultraventennali iscrite ai registri ASI, Lancia, Alfa Romeo, quindi veicoli con un certificato di storicità, sono esentate dal pagamento del Superbollo.

In sostanza:

Non cambia nulla per le auto storiche già in regime di esenzione del bollo, non devono pagare il Superbollo.

Secondo quanto recita la circolare 8 Novembre n° 49 dell'agenzia delle entrate, i veicoli aventi età compresa tra i 20 e i 30 anni non iscritti ad alcun registro storico aventi potenze superiori ai 306 Cv sono soggette all'imposizione del superbollo pur se immatricolate in regioni che prevedono il pagamento del bollo in misura ridotta.

Per l'esenzione del Superbollo 2011 è necessario quindi che il veicolo sia ultratrentennale, oppure se avente età compresa tra 20 e 30 anni deve essere iscritto ad un registro per veicoli storici, ASI, Lancia oppure Alfa Romeo.

Sul sito Ruoteclassiche.it è possibile consultare la tabella relativa al pagamento del bollo agevolato per auto d'epoca regione per regione cliccando sul seguente link:

http://www.quattroruote.it/autoclassiche/automoto/notizie/visualizza_articolo.cfm?Codice=49241

Fonte: Ruoteclassiche

venerdì 23 dicembre 2011

Maserati, la Storia del Tridente

Maserati, La Storia del Tridente

Maserati è sinonimo di auto sportiva, le automobili prodotte dalla Maserati sono caratterizzate dallo storico simbolo del tridente conosciuto in tutto il mondo.
Questa casa automobilistica è riuscita a realizzare alcune tra le auto sportive che sono diventate leggenda nella storia dell'automobile, e dopo quasi 100 anni di attività produce ancora automobili straordinarie.

Il marchio Maserati nasce a Bologna nel 1914 ad opera dei fratelli Maserati e alla loro passione per la meccanica e per le auto da corsa.
Nella loro officina i fratelli Maserati costruiscono vetture da corsa mettendo insieme telai Isotta Fraschini e motori d'aereo, il risultato fu un successo, infatti esordiscono alla Targa Florio con la "Tipo 26" una vettura con un motore 1500 a 8 cilindri con compressore.

Nel 1914 inizia l'avventura del marchio Maserati il fondatore è Alfieri Maserati che fonda a Bologna le Officine Alfieri Maserati, i fratelli Maserati dedicarono tutta la loro vita all'amore per le automobili e al loro sviluppo tecnologico, il primo successo agonistico incoraggiò i fratelli ad andare avanti, infatti dopo il modello Tipo 26 costruirono la "Tipo 26 B", una "due litri" con compressore della potenza di circa 160 CV, cambio a quattro marce e la velocità massima di 210 km/h.

La Maserati Tipo 26 B ottiene alla Targa Florio del 1927 il terzo posto assoluto.

Grazie alle numerose vittorie degli anni successivi Maserati si impose rapidamente nel panorama automobilistico mondiale, nel 1928 arrivano nuove vetture, la Tipo 26 M con un motore 8 cilindri di 2,5 litri da 185 CV, la Tipo 26 C con motore da 1,1 litri e 100 CV e la possente Tipo V4 con motore V16 di 4 litri con oltre 280 CV.

Nel 1929 la Maserati Tipo V4 era l'automobile più performante del mondo, mentre la Tipo 26M era considerata una delle migliori auto al mondo, grazie a questi riconoscimenti le vendite delle vetture Maserati aumentarono rapidamente.

Purtroppo la crisi economica del 1929 colpisce duramente anche la Maserati, ma grazie alla qualità delle vetture prodotte l'azienda rimane in piedi, ma la concorrenza delle Alfa Romeo e delle Bugatti si fa sentire.
Nel 1932 muore Alfieri Maserati, i fratelli Ernesto, Ettore e Bindo costruiscono ancora vetture competitive, ma nel 1937 la Maserati cambia proprietario, i Fratelli Maserati rimangono in azienda ricoprendo ruoli tecnici, ma cedono la maggioranza della società alla famiglia modenese Orsi.

Nel 1938 '39 e '40 la nuova Maserati Tipo 8 CTF vince numerose gare come la 500 Miglia a Indianapolis.

Durante la seconda guerra mondiale le corse automobilistiche si interrompono, Maserati interrompe la produzione automobilistica per produrre macchine utensili, batterie, veicoli elettrici, e componenti per l'esercito italiano.

Nel dopoguerra vennero creati alcuni fra i modelli più celebri della Maserati, come la 250F e la Tipo 61. In questo periodo tuttavia i quattro fratelli Maserati, a causa dei disaccordi con gli Orsi decisero di lasciare l'azienda, e fondare per conto loro la Osca (Officine specializzate costruzioni automobili).

Sui campi di gara la Maserati Tipo 4CLT/48 con motore da 270 CV ottiene ottimi risultati, nei primi anni '50 nasce la "250 F", una monoposto molto performante, nel 1956 Moss vince i GP di Monaco e d'Italia e nel 1957 Fangio vince il Campionato del mondo Piloti.

Alla fine degli anni 50 la Maserati decide di rinunciare al mondo delle corse automobilistiche giudicato troppo impegnativo, preferendo puntare sulla costruzione di autovetture stradali, infatti nel 1957 la Maserati si ritira dal mondo delle corse, per dedicarsi esclusivamente alle granturismo.

L'idea era quella di produrre automobili eleganti comode e affidabili per competere con il marchio Ferrari.
La produzione Maserati di vetture stradali inizia, nasce la Maserati 3500 GT nel 1957, la Maserati Mistral nel 1963, la Maserati Sebring nel 1964 e a seguire la Maserati Quattroporte, la "Mexico", la "Ghibli", la "Indy", la "Bora" e la "Khamsin" .

Nel 1968 la Citroen aquisisce il marchio Maserati, e da questa collaborazione nascono la "SM", la "Merak" e la "Quattroporte II".

La crisi petrolifera del 1973 fu un duro colpo per le vendite di auto di grossa cilindrata, e l'azienda fu costretta a dichiarare bancarotta, nel 1975 Maserati fu salvata in extremis da De Tomaso, che riuscì a far ripartire le vendite grazie alla realizzazione di nuove coupè dai costi più contenuti, come la Maserati Kyalami, la Maserati Quattroporte terza serie e, nel 1981, la Maserati Biturbo.

Nel 1993, Fiat acquisisce Maserati, che la cede nel 1997 alla consociata Ferrari, grazie a questa operazione la Maserati ritorna ad essere leader mondiale nel settore delle vetture sportive, ottenendo enormi successi sia nel mondo delle corse, che nei mercati commerciali.

Saab 900 Turbo















Saab 900 Turbo Prima Serie

La Saab 900 Turbo degli anni 80 è una storica a tutti gli effetti, è stata una delle automobili meglio riuscite e di maggior successo della casa svedese, probabilmente la più famosa, negli anni ottanta, possedere una Saab 900 era un vanto, la Saab 900 era considerata uno Status Symbol.

Apparsa verso la fine degli anni 70, la Saab 900 era bella, andava bene, era potente e affidabile.
Con la 900 Saab riuscì ad affermarsi e a farsi conoscere in quasi tutti i mercati, anche quello italiano che poco conosceva questo marchio.

Storia e Tecnica:

La Saab 900 Turbo deriva dalla precedente Saab 99, questa fu la prima automobile europea di serie ad adottare il turbocompressore, le due vetture erano esteticamente molto simili, la Saab 900 differiva dalla 99 per il frontale allungato e per gli interni ridisegnati.
Uno dei punto di forza delle Saab 900 si trova nel motore, un potente e affidabile 2 litri turbocompresso da 145 Cv a 5000 giri/min, molto più potente anche di quello delle Alfa Romeo 2000, Alfetta, GTV, delle quali la Saab 900 era diretta concorrente.

A dfferenza di altre vetture europee e soprattutto italiane, la carrozzeria delle Saab era molto longeva in quanto era studiata per le strade nordiche, e doveva resistere ad una continua esposizione al sale, molte berline e sportive italiane degli anni 70 e 80 venivano facilmente divorate dalla ruggine.

Inoltre allestimenti, finiture e interni erano di alta qualità, la produzione Saab è sempre stata caratterizzata da un alto livello tecnologico.

La Saab 900 prima serie del 1979 era disponibile sul mercato italiano in versione hatchback, ovvero con portellone posteriore, in versione 3, 4, 5 porte, dove la 3 porte era la versione sportiveggiante, caratterizzata da un ampio vano di carico, la 4 porte era la versione berlina da turismo, mentre la 5 porte offriva i vantaggi di una berlina e una station wagon unite assieme, in questo caso il ribaltamento dello schienale del sedile posteriore offriva un notevole vano di carico.

La meccanica della Saab 900 manteneva lo schema classico della produzione Saab, ovvero motore anteriore, trazione anteriore, l'unica differenza rispetto agli altri modelli era il motore longitudinale inclinato, e il cambio sotto alla coppa dell'olio, gli interni erano caratterizzati dal blocchetto di accensione posto tra i sedili anteriori vicino alla leva del cambio e dal cruscotto in stile aeronautico.

Un difetto dei primi modelli di Saab 900 era la rottura prematura del turbocompressore, infatti prima di spegnere il motore dopo lunghe sollecitazioni era buona regola lasciar girare al regime minimo per qualche attimo in modo tale da garantire la lubrificazione della girante durante la fase di rallentamento.

Tutti i componenti erano di altissima qualità, infatti buona parte degli esemplari di Saab 900 Turbo sopravvissuti fino ai giorni nostri, si presentano in condizioni ancora buone, sia per quanto riguarda la meccanica che la carrozzeria, che gli interni, i materiali erano fatti per durare, ma il costo dei ricambi Saab è piuttosto elevato.

Il comportamento su strada della Saab 900 Turbo è ottimo in tutte le condizioni, anche su fondo bagnato, anche le prestazioni sono eccellenti.
Molto apprezzata era la cura che la Saab dedicava nella realizzazione di ogni singola vettura, sia per quanto riguarda la sicurezza, la protezione contro la corrosione, e la qualità della vita all'interno dell'abitacolo, tutta l'aria introdotta veniva finemente filtrata contro polvere e pollini.

mercoledì 21 dicembre 2011

Saab Automobili, la Storia

Saab Automobili: la Storia


Probabilmente pochi sanno che la Saab non nasce come fabbrica di automobili ma come fabbrica di aeromobili.


Infatti Saab sta per "Svenska Aeroplan AktieBolaget" fabbrica di aeroplani svedese che nasce nel 1937, la produzione riguardava aeromobili militari destinati all'Esercito svedese.



Anni 30 - 40 gli inizi

L'avventura Saab nel mondo dell'automobile ha inizio nel 1949, il primo prototipo di automobile Saab vede la luce nel 1947 ma solo dal 1949 inizia la vera produzione e commercializzazione della berlina Saab 92.


La storia di questo primo modello di automobile Saab affonda le sue radici negli anni 30, infatti il progetto risale al 1939, interrotto e rimandato al 1946 a causa della seconda guerra mondiale.


La Saab 92 viene prodotta e commercializzata dal 1949, carrozzeria berlina fornita nelle versioni Standard e De Luxe, l'unico colore disponibile era il verde, motivo? la Saab aveva acquistato un grosso quantitativo in stock di quel colore, pertanto era l'unico disponibile, ricordiamo che era da poco terminata la guerra e molte materie prime scarseggiavano, bisognava arrangiarsi con quello che c'era.


La nuova Saab 92 era una berlina con un motore a 2 cilindri di appena 18 Cv, trazione anteriore, soluzione innovativa per il periodo, questa caratteristica la rese molto competitiva nei rally, le automobili avversarie erano tutte a trazione posteriore, in breve tempo la Saab 92 s'impose in numerose competizioni conquistando spesso i primi posti, con la 92 Erik Carlsson vince le prime gare a partire dal 1956.


Anni 50 i primi successi

Le vendite della Saab 92 andavano bene, dalle 20 vetture prodotte nel 1949, la produzione passò a 1246 nel 1950 e 2179 nel 1951, nel 1954 viene prodotta la decimillesima automobile Saab, nel 1956 viene prodotta la Sonett I, una vettura spider destinata alle competizioni sportive con telaio in alluminio e scocca in vetroresina, realizzata in appena 6 esemplari.



Nel 1955 la Saab 92 viene sostituita 93, vettura con un nuovo motore 3 cilindri 748 cc da 33 CV, un nuovo frontale, sospensioni riprogettate e pneumatici tubeless.


Il vero salto di qualità per la casa svedese avviene nel 1957 con la commercializzazione negli USA, dove le vetture a marchio Saab vengono enormemente apprezzate, infatti alla fine del 1959 circa 12.000 esemplari del modello 93 vengono esportati negli Stati Uniti, che divengono il miglior mercato di esportazione Saab, nel 1957 viene presentata la nuova frizione automatica Saxomat.


In aprile del 1958 la Saab 93 Granturismo 750 debutta al Salone dell'Auto di New York, dispone di interni di lusso con poltroncine in cuoio, volante sportivo in legno, computer di bordo meccanico Halda Speed Pilot, cinture di sicurezza di serie, motore da 45 cv.


Nel maggio 1959 viene lanciata la Saab 95, è la versione station wagon della 93, questo modello a 7 posti a sedere di Sixten Sason resterà in produzione per quasi vent'anni, il motore cilindrata 841 cc e potenza 38 cv.


Anni 60

Gli anni 60 vedono la consacrazione della Saab nel mondo delle corse nei rally internazionali grazie a Erik Carlsson e la nuova Saab 96.

Nell 1962 al Salone dell'Auto di Stoccolma vede il lancio della Saab 96 Sport, una versione ad alte prestazioni da 52 cv con tre carburatori e freni a disco anteriori.
Dal 1962 tutte le Saab vendute in Svezia vengono fornite con cinture di sicurezza anteriori, molti anni prima che questa dotazione diventi obbligatoria per legge.

Nel 1966 sulle Saab 95 e 96 vengono montati nuovi motori a quattro tempi, di produzione Ford che andranno a sostituire gradualmente tutti i due tempi in tutta la produzione Saab, durante lo stesso anno viene presentata la Saab Sonett II.

Il 1967 è l'anno della nuova Saab 99 berlina, un modello tutto nuovo che introduce il caratteristico interuttore di accensione colocato a pavimento tra i sedili anteriori, elemento che distinguerà per sempre tutti i modelli Saab.

Con la 99 Saab punta in alto infatti il motore è un quattro cilindri da 1.7 litri.

La produzione in serie della Saab 99 arriva nell'autunno 1968.


Nel 1969 inizia lo sviluppo di un nuovo motore 2.0 per la Saab 99, fino ad allora la produzione Saab montava motori di altre case automobilistiche, come Ford.


Anni 70, Hatchback e Turbocompressore

Con la Saab 99 viene introdotto lo stile hatchback, ovvero belrine con il portellone posteriore, caratteristica che accompagnerà la produzione Saab fino al 2003, viene introdotto il turbocompressore, Saab è il primo costruttore a produrre automobili di serie con motore turbocompresso, durante gli anni 70 vediamo lo sviluppo della Saab 99 e la nascita della famosissima Saab 900, in questi anni la produzione di auto supera il milione di veicoli.

Nel 1970 arriva la Saab Sonett III, la Saab 99E Automatic con trasmissione automatica e iniezione elettronica di carburante.

Nel 1971 Saab introduce il sedile di guida riscaldabile, i paraurti indeformabili e sofisticate soluzioni interne per la protezione degli occupanti.

Nel 1972 la Saab 99 è eletta Auto dell'Anno per la Svezia.

Nel 1974 arriva la versione Combi Coupè con portellone (hatchback) della Saab 99, sul mercato automobilistico può essere considerata la prima hatchback.

Nel 1976 viene prodotta la milionesima automobile Saab viene montato il catalizzatore sulle auto destinate al mercato americano, ma la novità assoluta di quest'anno è il nuovo motore turbocompresso della Saab 99.

Nel 1977 la versione definitiva della Saab 99 Turbo viene presentata al Salone Internazionale dell'Automobile di Francoforte, questo modello introduce il concetto della sovralimentazione morbida.
La sovralimentazione morbida Saab non cerca l'esasperazione della potenza ma coppia ed elasticità di marcia, la turbina Saab era di piccole dimensioni, in grado di lavorare già a 2000 giri, questa soluzione portava ad un miglioramento delle prestazioni ed a una riduzioni delle emissioni di gas inquinanti.
Con la 99 Turbo Saab era in anticipo su tutte le altre case automobilistiche in termini di sovralimentazione.

Nel 1978 nasce la Saab 900, un'evoluzione della 99 che uscirà dal listino a fine anno.
La Saab 900 è stata una vettura di grande successo, si proponeva come auto leader per le cilindrate attorno ai 2000 cc, il motore della Saab 900 era molto più performante anche del famoso bialbero Alfa Romeo.
Durante il 1978 esce di produzione la Saab 95, e da un accordo con la Fiat inizia a prendere forma il progetto Saab 9000.

Nel 1979 la Saab 99 Turbo vince il campionato mondiale di rally.



Anni 80, Saab 900, arriva la Cabrio


Gli anni 80 vedono la consacrazione del modello 900, l'uscita di scena della Saab 96 fatto che chiude la storia della famiglia 92/93/95/96, dopo 30 anni di permanenza sul mercato e una produzione totale di 730.607 unità, e la nascita della nuova Saab 9000 frutto della collaborazione con il gruppo Fiat - Lancia.
Saab introduce sulle proprie vetture il sistema APC (Automatic Performance Control), questo sistema controlla la pressione di sovralimentazione e migliora il funzionamento del motore con carburanti a basso numero di ottano. Nasce la prima cabriolet Saab.


La Saab 900 Turbo degli anni 80 è stata uno dei modelli più significativi e apprezzati di tutta la produzione, era considerata dal pubblico come uno Status Symbol, possederne una era un vero vanto.


Nel 1983 viene presentato il motore 2 litri turbo a 16 valvole, quattro valvole per cilindro, è il primo motore turbocompresso automobilistico con 4 valvole per cilindro.


Durante il 1983 vengono definite le linee della prima Saab 900 Cabrio.


Nel 1984 viene presentata alla stampa la nuova Saab 9000, una grande berlina di lusso a cinque porte dalla praticità d'uso di una station wagon, nel mercato americano viene paragonata alle grandi Cadillac, Lincoln ecc. La Saab 9000 è stata realizzata sulla scocca della Fiat Croma opportunamente modificata Saab.


La Saab 9000 viene venduta dall'autunno 1984 con il motore 2.0 16V turbo.
Nuova versione per la Saab 900, arriva la Turbo 16 Aero 16 valvole con 175 cv.

Nel 1986 arriva la Saab 900 Cabriolet, questo modello consacra la Saab come azienda leader nel settore delle automobili Cabrio a quattro posti per quattro stagioni.


In quest'anno la Saab 9000 Turbo stabilisce il record mondiale di velocità per automobili di serie sul circuito di Talladega in Alabama, la prova consiste in 20 giorni di guida continua alla massima velocità, il record per la Saab 9000 è una percorrenza di 100.000 km alla velocità media di 213,299 km/h.


Nel 1988 viene presentata la Saab 9000 Talladega, una versione top in colore nero, selleria in pelle grigio scura, assetto ribassato, sospensioni sportive più rigide.
Saab mostra in anteprima il suo sistema antislittamento Saab TCS (Traction Control System) che sarà introdotto nel 1990.

Anni 90, nuova Saab 900, Saab 9-3 e 9-5

Gli anni 90 sono caratterizzati dalla fusione del gruppo Saab con il gruppo General Motors, avviene il restyling della Saab 900 che viene completamente ridisegnata, verso la fine degli anni 90 arriva la nuova nomenclatura, dove la Saab 900 diventa Saab 9-3, mentre l'uscita di scena della Saab 9000 lascia il posto alla nuova Saab 9-5.

Con le nuove Saab 9-3 e 9-5 avviene il debutto dei motori diesel, viene infatti introdotta una serie a gasolio con un motore 2200 tdi in comune con i modelli Opel, la Saab 9-3 2200 tdi è la prima automobile Saab con motore a gasolio.

Nel 1990 avviene la costituzione della nuova società Saab Automobile AB, la proprietà è al 50% di General Motors e al 50% di Saab-Scania AB.
La Saab 9000 è nominata auto più sicura in Svezia dalla società di assicurazioni Folksam. Il premio ha cadenza biennale e la 9000 rivince il premio anche nel 1992 e nel 1994.

Nel 1991 avviene il primo restyling della Saab 9000, cambia la parte anteriore e quella posteriore.

Nel 1992 esce il Saab Trionic, un nuovo sistema di gestione elettronico del motore capace di effettuare oltre 2 milioni di operazioni elementari al secondo. viene lanciata la 9000CS Aero, una nuova ammiraglia sportiva con interni in pelle esclusivi e motore 2.3 turbo da 225 cv.

Nel 1993 viene presentata la nuova Saab 900, una vettura totalmente ridisegnata, realizzata partendo dal telaio e dalla scocca della Opel Vectra, ricalca lo stile della vecchia 900, mantiene la linea hatchback, ma le sue linee anzichè tese e spigolose diventano morbide e arrotondate.
La nuova Saab 900 viene offerta nella versione a 5 porte, numerose le innovazioni tecniche come il sistema di frizione automatica Saab Sensonic, il Saab Night Panel, che consente di disattivare l'illuminazione di tutta la strumentazione non essenziale premendo un pulsante.
La nuova motorizzazione oltre al classico 4 cilindri da 2 litri aspirato o turbocompresso offre anche un motore V6.

Nel 1994 approdano sul mercato la 900 Cabriolet e la 900 Coupé a tre porte.

Nel 1996 6 Saab 900 stabiliscono 40 record internazionali di velocità sul circuito di Talladega in Alabama USA.
La più veloce, una 900 Turbo, registra la velocità media di 226,450 km/h.

Nel 1997 Saab festeggia i 50 anni di produzione automobilistica e per l'occasione viene lanciata la nuova Saab 9-5 che sostituisce la 9000

Nel 1998 viene presentata la Saab 9-3, una versione aggiornata della Saab 900, rispetto alla 900 la forma della carrozzeria rimane pressochè invariata cambiano alcuni particolari del frontale e della parte posteriore , alcune modifiche agli interni, alla meccanica e alle parti elettrico-elettroniche.

Altra novità è la Saab 9-3 2200 tdi, l'allestimento ricalca quello delle versioni a benzina, ma il motore è un 4 cilindri 2200 turbo a gasolio della Opel General Motors.
Durante lo stesso anno debuttano la Saab 9-5 Station Wagon, la Saab 9-3 Viggen, una versione ad alte prestazioni, el a 9-5 Aero, nuova ammiraglia sportiva della gamma.

Per ora mi fermo quì, il resto è storia dei giorni nostri, Saab continua la sua evoluzione fino al 2010, poi vicende economiche avverse fanno si che la produzione s'interrompa e inizi la procedura di fallimento, se non ci saranno buone nuove, dal momento in cui scrivo questo articolo, il marchio Saab presente sul mercato dal 1949 è destinato a scomparire.

Fallimento Saab 2011

Fallimento Saab 2011: finisce un avventura iniziata nel 1949

La Saab, celebre casa produttrice di automobili di Trollhättan in Svezia, è destinata a chiudere i battenti.
La General Motors titolare di molti Brevetti Saab si è opposta alla cessione dei medesimi ad aziende cinesi, perciò la Saab si avvia verso la procedura di fallimento.

La Saab aveva destato l'interesse di acquirenti cinesi interessati al celebre marchio ma GM ha ribadito il suo secco no!
La Saab produce automobili dal 1949, si è sempre distinta per le sue soluzioni all'avanguardia sotto il profilo tecnologico.

La crisi del 2009 non ha risparmiato nemmeno la Saab che al tempo era di proprietà della General Motors (dal 1990), infatti già allora la Saab aveva sfiorato il fallimento, sembrava che le cose dovessero sistemarsi dopo l'acquisto da parte dell'olandese Spyker, e la formazione della Swan (Swedish Automobile, ex Spyker) per 400 milioni di dollari, invece dopo 2 anni di ulteriori difficoltà, la Saab è arrivata al termine della produzione di automobili.

Il fallimento Saab è stato causato dalle vendite insufficienti, solo 32.000 unità contro la previsione delle 50.000 per l'anno 2010, la Swan aveva preventivato il pareggio di bilancio e un ritorno all'utile dal 2012 grazie al lancio del nuovi modelli Saab 95 e Saab 93.

Il fallimento per bancarotta Saab riguarda le tre principali società del gruppo: Saab Automobile Aktiebolag, Saab Automobile Tools e Saab Automobile Powertrain.

Victor Muller proprietario della Swan cerca di evitare il fallimento Saab, sperando nell'interesse di nuovi potenziali acquirenti, la legge svedese da la possibilità ad un azienda coinvolta in un fallimento di uscirne e ritornare alla produzione..

Saab Automobile Italy sembra non essere coinvolta nella procedura fallimentare, pertanto Saab Italia rimane attiva nella fornitura e distribuzione di ricambi e accessori forniti da Saab Automobile Parts AB, società del gruppo non coivolta nella procedura fallimentare, i ricambi e l'assistenza per i possessori di automobili Saab in Italia sembrano al momento garantiti.

sabato 3 dicembre 2011

Assicurazione RC Auto Direct Line

Assicurazione Rc Auto Direct Line

La Compagnia di Assicurazione DIRECT LINE offre polizze specializzate per assicurazioni auto, moto e casa, una compagnia di assicurazione con oltre 700.000 clienti in Italia.
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  • 7-8 Febbraio 2009 "Milano Classic Motors"
  • 15-16 Novembre Salone del Modellismo Presso Padova Fiere
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